{Titolo} sguardo

Accesso ai contenuti

Al centro, una donna in nero, illuminata dalla luce, ha una mano alzata come a intimare l’alt e una sulla pancia, e guarda concentrata in avanti. A sinistra, sfocato, un uomo in canottiera è davanti a un microfono con una chitarra a tracolla.
Im Fokus ist eine Frau in einem ärmellosen schwarzen Oberteil, der Bildausschnitt zeigt sie bis zur Taille. Sie steht im Profil, ein Arm gebeugt, die Innenfläche der gestreckten Hand auf Kopfhöhe nach vorne gerichtet wie bei der Geste «Halt!». Die andere Hand hält sie gestreckt am Bauch. Sie blickt konzentriert geradeaus, Licht fällt von schräg oben auf sie. Leicht zurückversetzt, am linken Bildrand und unscharf ein Mann in einem weissen Tankertop, ein blau-weisser Gitarrenband quer über der Brust. Er steht im Profil, die obere Hälfte seines Kopfes ist im Bildausschnitt nicht sichtbar, vor dem geöffnete Mund ist ein Stehmikrofon. Eine Hand hält er vor sich an einem Gitarrenhals. Der Hintergrund ist weiss und hell, am rechten Bildrand, ist eine metallfarbene Leiter an einer Stange gelehnt, die ins Bild ragt.

Durante il Mani Matter Festival di Berna (2012), i testi e le melodie dei brani di King Pepe sono tradotti nella lingua dei segni dall’associazione MUX3.

© Michael Meier

Misure inclusive nel campo d’azione «accesso ai contenuti»:

L’istituzione culturale rende possibile un accesso privo di ostacoli, verifica quanto siano accessibili alle persone con disabilità i contenuti delle proprie offerte culturali, stabilisce individualmente quali ausilii offrire per rendere l’offerta meglio visibile, udibile, fruibile e/o comprensibile, e li implementa. Seguono esempi di misure inclusive.

Tutti gli ambiti

  • Personale sensibilizzato e appositamente formato garantisce l’accesso ai contenuti. Dispositivi tecnici, come specifici impianti audio, audioguide o simili sono stati testati e sono disponibili. Vengono allacciati contatti con fornitori di prestazioni esterni per consentire un’azione orientata al bisogno.
  • Nell’istituzione culturale sono ben radicate nelle varie funzioni le conoscenze sui diversi ausilii all’accesso per persone con disabilità (p.es. l’operatrice di palcoscenico è informata sull’equipaggiamento necessario per l’audiodescrizione, i responsabili della comunicazione sono pratici di comunicazione senza barriere, il mediatore conosce i principi alla base delle visite guidate con interpreti della lingua dei segni).
  • Gli ausilii all’acceso disponibili, come sottotitoli/soprattitoli, vengono sempre utilizzati.
  • Gli eventi con ausilii all’accesso come lingua facile, lingua dei segni, audiodescrizione ecc. sono chiaramente segnalati. La consegna di materiale/testi accompagnatori avviene in modo coordinato.
  • L’accesso a informazioni, soprattutto sull’assenza di barriere, è garantito tramite diversi canali (canali digitali, telefono, video nella lingua dei segni).
  • In diversi canali di comunicazione del titolare del marchio (sito internet, media stampati e piattaforme consultate da persone con disabilità), l’accessibilità e le offerte inclusive dell’istituzione culturale sono descritte con precisione.
  • Il materiale destinato alla comunicazione è preparato in lingua facile.
  • Le offerte sono concepite secondo il principio dei «più sensi». Contesti a bassa soglia (p.es. relaxed performance) sono offerti su base regolare o su richiesta. §  Accompagnatori (p.es. progetto Kulturportier) sono disponibili al bisogno o su richiesta.
  • Vengono create liste di controllo per l’accesso privo di barriere e utilizzate sin dalle fasi iniziali della programmazione/attuazione.
  • La politica dei prezzi è chiara, e tiene conto delle esigenze e delle possibilità delle persone con disabilità e di chi le assiste (p.es. accesso gratuito per le persone che forniscono assistenza).
  • I cani per ciechi e di assistenza sono ammessi. Quest’eccezione è dichiarata pubblicamente e riportata nel regolamento interno.